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Intervista Alessio Ducci

di snanis

La Redazione di Argomenti ha intervistato Alessio Ducci, politico frascatano da sempre nel Centrosinistra e sempre molto attivo con spirito da militante.

Iniziò la Sua attività politica nella Margherita, iniziando ad affiggere manifesti. Come è cambiata la Politica del passato rispetto ad oggi?
Ho iniziato il mio percorso politico tra i giovani della Margherita, all’inizio degli anni 2000, insieme a Francesca Sbardella, che oggi sostengo orgogliosamente come candidata Sindaca della coalizione di centrosinistra per la città di Frascati.
Sicuramente il modo di fare politica negli anni è sensibilmente cambiato, complice anche l’avvento dei social network, che hanno progressivamente trasformato le forme di comunicazione. In passato, infatti, ci dedicavamo in prima persona a scrivere ed attaccare i manifesti, ad incontrare i cittadini nei gazebo non soltanto nel periodo elettorale ma durante tutto l’anno, nonché ad attività volte a raccontare alla città i risultati amministrativi conseguiti.
Personalmente, il mio animo vintage si augura un ritorno a quelle modalità di contatto, che ci permettevano di entrare in contatto direttamente con i cittadini.

Si sente più classe dirigente del PD o militante?
Mi sento fieramente un dirigente del Partito Democratico di Frascati, anche in virtù di una lunga esperienza maturata sul campo, ma con il cuore di un giovane militante, che vuole continuare ad impegnarsi sempre in prima linea. Mi piace pensare di poter essere di aiuto nella crescita dei giovani che si affacciano alla politica, ma al tempo stesso ho la consapevolezza di quanto sia fondamentale continuare a lavorare ed impegnarsi in prima persona per rafforzare il senso di appartenenza alla formazione politica cui ho aderito fin dalla sua costituzione.

L’ex Segretario del PD Nicola Zingaretti, ha sbattuto la porta e si è dimesso. In questa campagna elettorale, il PD non lo state pubblicizzando.
Enrico Letta, concorrerà senza simbolo del PD. Questo simbolo è così negativo?
Assolutamente no. Anzi, ritengo che il PD sia oggi un soggetto che ha aumentato la propria credibilità, facendosi portatore degli interessi delle classi lavoratrici e di chi rivendica i propri diritti civili, dimostrando che, con la coerenza, si possono sostenere le proprie battaglie e raggiungere traguardi importanti. Sono, infatti, fiero del mio partito e di aver messo in campo il nostro simbolo, con una lista fatta di straordinarie donne e uomini, che sostengono la candidatura di Francesca Sbardella.

La città di Frascati è prossima al dissesto finanziario. Molte responsabilità le ha il Suo partito. È della stessa idea?
Credo fermamente che il Partito Democratico abbia rappresentato un esempio di buon governo e di grande sensibilità nei confronti di tutte le aree sociali, occupandosi dei problemi e delle difficoltà dei cittadini, senza lasciare nessuno indietro. Con riferimento, invece, all’analisi dell’attuale situazione economica del Comune, ritengo che sarà indispensabile conoscere ed analizzare le motivazioni della sentenza della Corte dei Conti, non ancora depositate. Soltanto all’esito, potremo fare ogni più corretta valutazione. Di certo, una delle prime attività che la prossima Giunta dovrà porre in essere sarà necessariamente il potenziamento e l’efficientamento della macchina amministrativa, perché soltanto così si potranno realizzare gli obiettivi per far tornare Frascati a splendere.

Ha sempre mostrato un dialogo politico anche con gli avversari. Più volte la città di Frascati ha vissuto forti contrapposizioni tra Maggioranza ed Opposizione. Che visione ha?
La visione di chi crede fortemente nel dialogo come strumento di crescita e costruzione, sia con i cittadini sia con i soggetti portatori di idee politiche diverse. Soltanto con il confronto ed il reciproco rispetto, infatti, è possibile ottenere la consapevolezza sui reali bisogni del paese e per questo, nel corso degli anni, ho sempre investito molto nei rapporti con tutte le formazioni politiche, anche al fine di superare le difficoltà che Frascati è stata chiamata ad affrontare.

Obiettivi per il futuro?
Cosa farà Alessio Ducci da grande?
Alessio Ducci da grande continuerà sicuramente ad impegnarsi, con tutte le sue forze, per la crescita e lo sviluppo della propria città. Allo stesso tempo, proseguirà una delle sue più grandi passioni, dedicandosi all’insegnamento del diritto amministrativo sia nelle scuole forensi che all’università, perché crede profondamente nella formazione dei giovani, per far sì che abbiano la consapevolezza sui quali siano i diritti fondamentali alla base della vita sociale.

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