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Intervista Maestra Antonella Battistelli

di snanis
La Redazione di Argomenti, ha intervistato l’ insegnante Antonella Battistelli, della Scuola Lupacchino di Cocciano e posto alcune domande sulla nuova attività didattica.
L’ Italia sta affrontando il virus denominato ” coronavirus ” che di fatto ha cambiato radicalmente le consuetudini. Come affronta il lavoro didattico dalla sua abitazione?

Purtroppo tutti noi ci siamo trovati ad affrontare una situazione di emergenza inaspettata e difficile. Attuare la didattica a distanza è  stata  subito una priorità  dell’ic. Frascati 1 per il quale lavoro. La necessità  di mantenere un contatto relazionale/affettivo con i bambini è fondamentale. Supportarli ed aiutarli ad affrontare questo momento è  l’obbiettivo di tutti i docenti oggi.

Con i bambini della mia classe, una quinta elementare, ci vediamo ogni mattina in videoconferenza ed insieme alla mia collega, lavoriamo con loro, parliamo, affrontiamo esercitazioni permettendogli  di intervenire uno per uno e soprattutto, dando loro la possibilità di rimare comunque un gruppo classe, anche se virtualmente.

Insegna a bambini delle elementari, quanto Le manca il rapporto quotidiano con i suoi allievi?

Il rapporto quotidiano con i bambini per me è  vitale  è fondamentale. Mi manca tutto di loro….le domande le risate il chiasso i loro abbracci e i  loro sorrisi….Questo è  il motivo per il quale utilizzo  le videolezioni….perché comunque…anche se distanti ..li ho tutti li…insieme    e,  anche se attraverso uno schermo,  riesco a mantenere il gruppo unito!.

Come sarà l’ Istruzione dopo il Coronavirus?

Sicuramente sarà un’  istruzione arricchita dalle esperienze fatte in questa quarantena. Docenti, genitori e alunni  avranno di certo acquisito esperienze con i nuovi strumenti tecnologici e probabilmente saremo tutti più  motivati ad utilizzarli e  a mantenerne la presenza nel nostro lavoro futuro.

Come passa le Sue giornate all’ interno della propria abitazione?

Questa è  una bella domanda! In realtà in queste giornate faccio l’insegnante h24. La mattina sono in videoconferenza con i bambini e durante il pomeriggio, diciamo ad ogni ora, arrivano lavori svolti attraverso la piattaforma con cui condividiamo gli elaborati, messaggi dei genitori che chiedono come e cosa fare o necessitano di essere supportati con la tecnologia.

Ricordiamoci che non tutti i nostri genitori hanno il wife a casa o hanno un pc. E non tutti hanno dimestichezza con questi strumenti. Ci sono bambini che usano il cellulare della mamma per collegarsi… Insieme a tutti questo, il tempo che mi rimane lo dedico alla mia famiglia.
I suoi obiettivi per il futuro?

Quello che mi auguro è  che questa emergenza finisca al più  presto. Mi piacerebbe poter chiudere questo ciclo scolastico con lo spettacolo di fine anno per il quale abbiamo e stiamo lavorando tanto con i ragazzi. Mi piacerebbe poterli stringere tutti per poi vederli volare verso il loro futuro. Spero che a Settembre quando entreranno nella mia nuova prima classe tanti bimbi piccoli,  emozionati e spaventati, io possa accoglierli con una carezza, e con il sorriso,  prendendoli per mano  senza guanti e senza dover indossare  una mascherina.

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