La Redazione di Argomenti, ha intervistato l’Assessore alle Politiche Sociali Alessia De Carli, la quale ha espresso il suo pensiero sulla situazione attuale che stiamo vivendo.
È una donna composta, educata, attenta a quanto accade. Un virus invisibile ed aggressivo ha resettato il globo, come cambierà la vita di ognuno?
Buongiorno, ringrazio la redazione di Argomenti per questo invito, e per le parole che mi dedica. È vero, ogni certezza sul futuro sembra essere posta in discussione, adesso. Molto dipenderà dalle politiche e dalle relazioni internazionali, che apriranno o meno nuove opportunità, per un cambiamento globale. Sta a noi, però, decidere quale futuro desiderare. Il Covid19 ha evidenziato le profonde fratture e disparità sociali in ogni paese colpito. Questo deve farci riflettere sulle decisioni politiche che prenderemo, anche a livello locale. Ciascuno di noi è chiamato a ripensare il proprio presente ed il futuro: l’atteggiamento mentale giocherà un ruolo significativo: la disponibilità ad accettare sfide e cambiamenti velocissimi, e a ridiscutere aspettative personali e forme di partecipazione alla società civile. Responsabilità sociale e partecipazione saranno due parole chiave, credo.
Il Coronavirus, ha portato già ad un cambiamento nella macchina Amministrativa con il lavoro in smart working. Quanto inciderà la tecnologia nel futuro?
Il nostro paese mostrava una discreta resistenza ad adottare il lavoro Smart. L’emergenza ha costretto le organizzazioni a ripensare i modelli di produttività, di efficienza e di efficacia. Un grande passaggio – a mio avviso – che investe i lavoratori di un’autonomia ricca di possibilità. Lavorare per obiettivi, auto-organizzare il proprio tempo casa-famiglia, misurarsi con le tecnologie in continua evoluzione. Uno scenario che si arricchisce di opportunità, ma anche di nuovi rischi. La tecnologia era già pronta per questo percorso: si tratta adesso di formare adeguatamente i professionisti e metterli in condizione di operare agevolmente e in sicurezza con le risorse multimediali disponibili. Occorre sicuramente acquisire nuove competenze, soprattutto comunicative. Fare una riunione in presenza o in video-conferenza richiede capacità diverse. Bisogna acquisirle, per essere efficaci. La tecnologia è solo un mezzo, la relazione è lo spazio della nostra autenticità. Occorre quindi imparare ad abitare questo spazio con curiosità e senza pregiudizi verso le nuove risorse tecnologiche.
Come sta vivendo l’esperienza politica?
Beh, che dire? Non avrei mai immaginato di vivere la prima esperienza politica come Assessore alle Politiche Sociali ai tempi del COVID: una sfida davvero impegnativa, non lo nascondo. Sin dall’insediamento ho voluto svolgere questo ruolo con un atteggiamento generoso e aperto all’apprendimento. Parlo poco, per scelta. Non ho una storia politica, questo mi penalizza. Ma ho un ruolo tecnico, che cerco di svolgere con grande attenzione e studio. Entrare nel Piano di riequilibrio economico finanziario non consentirà progetti sfidanti, ma cerchiamo di fare bene quello che è possibile fare, con le risorse che abbiamo.
Assessore alle Politiche Sociali, un settore nevralgico in tutti i Comuni Italiani. Come cambieranno i modelli sociali?
Le decisioni di politica sociale attingono a un sostato di riferimenti culturali e valoriali. Va da sé che le scelte orientate a modernizzare il modello di welfare – ri-orientandolo verso nuovi obiettivi di mercato – difficilmente riescono a mantenere un adeguato livello di protezione sociale. L’emergenza che stiamo vivendo in Italia rivela con prepotenza che quando è minacciato il benessere dei più, si entra in una fase di conflitto sociale. Sono fermamente convinta che occorra una inversione di tendenza, che si debba re-investire maggiori risorse finanziarie sui servizi sociali. Certamente occorre innovare i modelli di riferimento, coinvolgendo i vari livelli organizzativi pubblici e privati nella co-progettazione, nella programmazione e gestione associata.
In questa fase difficile, la grande risorsa è – ancora una volta – il volontariato, per esempio. Il nostro welfare si tiene anche sulla forza spontanea che viene “dal basso”. Credo che sia da lì che arriveranno le migliori proposte di rigenerazione sociale.
Alessia De Carli privata?
Inquieta, ma concentrata 🙂 Senza fretta, ma senza sosta!
Da “mamma” come vede il futuro dei figli?
I “nostri” figli faranno la loro migliore scelta, tra le tante opportunità che il futuro offre loro. Ogni generazione adulta ha guardato al cambiamento con timore. Io penso che dobbiamo concentraci sul presente e essere buoni esempi per i nostri figli. Ho molta fiducia nelle nuove generazioni, sapranno fare bene, se li amiamo e crediamo in loro.
Proseguirà l’esperienza politica?
Sono troppo concentrata sul presente, per pensare a domani!
Obiettivi per il futuro?
Continuare a formarmi e studiare, per portare anche in questa esperienza amministrativa nuove proposte. In questa fase emergenziale sembra tutto sospeso. Ma a breve riprenderemo i progetti iniziati e sarà un buon risultato averli portati a compimento in questo mandato.