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Squadra Nazionale Iran – Franco Minchella

di snanis


Da sempre appassionato di calcio, questa volta vi propongo una significativa cartolina degli anni Settanta che ritrae la formazione della nazionale di calcio dell’Iran del 1978. Quell’anno il paese ospitante il Campionato del Mondo di calcio fu l’Argentina, che vinse anche il torneo sconfiggendo 
in finale la nazionale dei Paesi Bassi.

Nella fotografia risalta il colore rosso fuoco delle divise che indossavano i calciatori iraniani, lo sguardo fiero degli atleti, alla loro prima apparizione in un campionato mondiale e il triste spettacolo degli spalti dello stadio, completamente vuoti.                                                                                                                                              A nessuno piace vedere le tribune vuote in uno stadio di calcio ed è vero che spesso la fotografia di rito della squadra viene scattata proprio in tali circostanze, tuttavia l’immagine mi ha permesso di ricordare che in Iran dal 1979, con la rivoluzione islamica, il regime integralista dell’Ayatollah ha ripristinato oltre al velo e la shari’a, anche il divieto per le donne di assistere alle partite di calcio allo stadio, considerandolo un atto immorale e un oltraggio al pudore.

Il 9 settembre 2019 una ragazza iraniana Sahar Khodayari è morta per le gravi ustioni riportate dopo essersi data fuoco, perché convocata in tribunale per rispondere dell’accusa di aver superato illegalmente la soglia di uno stadio.

Fino ad oggi l’Iran era rimasto l’unico paese a vietare ancora alle donne l’ingresso in uno stadio e forse solo la morte assurda della giovane tifosa, martire della libertà, è riuscita a risvegliare le coscienze.

Il pallone è un grande catalizzatore di passione e più volte in Iran ha spaventato il regime integralista islamico.

Poco tempo fa il Ministro dello sport iraniano, accogliendo i ripetuti appelli della “Federazione internazionale di calcio” ha annunciato che le donne iraniane avrebbero potuto assistere dal vivo alle partite della nazionale di calcio e per questo motivo, nello stadio Azadi di Teheran, dove si giocano la maggior parte delle partite internazionali, sono stati eseguiti i lavori per creare ingressi riservati al pubblico femminile.

Ebbene, il 10 ottobre 2019 si è svolta una partita di calcio valida per le qualificazioni al Campionato del Mondo del 2022. La vittoria della nazionale iraniana è stata eclatante con un 14 a 0 nei confronti della Cambogia, ma ci sono state altre tremilacinquecento donne che hanno vinto, sono le tifose che per la prima volta dalla rivoluzione islamica, anche se confinate in un settore riservato, lontane dagli spettatori maschi, hanno potuto assistere alla competizione.                                                                                                                              

Forse non è molto ma è stata già una grande soddisfazione poter tifare per il proprio paese.                                                                                                                               Un passo importante è stato compiuto e anche se c’è ancora molto da fare si spera che questa battaglia, volta a rivendicare il diritto alla libertà, non rimanga solo la battaglia di Sahar, la “ragazza blu”, come era chiamata perché amava vestire i colori dell’Esteghlal Football Club, ma di migliaia di donne iraniane.                                                                                      Un giorno sarebbe bello poter vedere la fotografia della sua squadra del cuore e gli spalti dello stadio di Teheran, uno dei più grandi del mondo, occupati completamente da donne.                                                                                                                          Franco Minchella  

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